L’acqua è l’elemento principale della vita umana. Il nostro pianeta è ricoperto per il 71% dall’acqua, così come il nostro corpo umano. È la protagonista delle nostre giornate, delle nostre tavole e delle nostre vacanze. È ovunque e sotto tante forme. Ma non tutte le acque sono uguali. Se parliamo di acqua da bere spesso il linguaggio comune non ci aiuta, facciamo difficoltà a capire la differenza tra acqua minerale, naturale, oligominerale, gassata o distillata, perchè in alcuni casi utilizziamo i termini in modo improprio.
I criteri per distinguere le diverse tipologie di acque
Le acque vengono classificate Secondo il parametro del residuo fisso. Per la legge Italiana, infatti, le acque commerciali possono essere suddivise in categorie rispetto alla quantità di sostanza solida perfettamente secca che rimane dopo aver fatto evaporare in una capsula di platino, tarata in precedenza, una quantità nota di acqua precedentemente filtrata. Ecco come otteniamo il valore del residuo fisso. In base a questo valore, quindi, vengono classificate le acque secondo precisi parametri:
- acque minimamente mineralizzate: il residuo fisso a 180 °C è inferiore a 50 mg/l;
- acque oligominerali (o leggermente mineralizzate): il residuo fisso è compreso tra 51 e 500 mg/l;
- acque minerali: il residuo fisso è compreso tra 501 e 1500 mg/l;
- acque ricche di sali minerali: il residuo fisso è pari o superiore a 1501 mg/l e per tale motivo prendono il nome di “acqua ad uso terapeutico” o “acque terapeutiche” e devono essere assunte con modalità particolari.
Acqua minerale, naturale e oligominerale
Partiamo subito da un assunto: l’acqua naturale non è l’acqua senza bollicine. Tutte le acque minerali che siano esse lisce, effervescenti o gassate sono di per sé naturali. Infatti, il parametro che definisce l’acqua naturale è semplicemente il fatto che venga imbottigliata nel momento in cui sgorga dalla sorgente.
Si definisce invece acqua minerale se ha un ph compreso tra 6,5 e 8. Se il ph è inferiore a 7 avremo un’acqua minerale acida, se uguale l’acqua si definisce minerale neutra mentre se il ph è superiore si definisce infine alcalina. Più il ph è basso e più il sapore dell’acqua risulta gradevole al palato.
L’acqua oligominerale, come un po’ si può intuire dalla particella “oligo” – dal greco ὀλίγος «poco»-, è indicazione di un’acqua povera di sali minerali con un residuo fisso inferiore a 500mg/l.
Differenza tra acqua minerale e oligominerale
Spesso capire la differenza tra l’acqua minerale e quella oligominerale è complicato perciò cerchiamo di spiegare in poche righe le macro-differenze.
- Acqua minerale: alla luce di quanto ci siamo condivisi, possiamo definire le acque minerali quelle acque che hanno residuo fisso tra 500 e 1500 mg/l. Un residuo fisso così alto indica l’elevata presenza di sali, un po’ come ci indica anche il nome. Acque di questo genere sono indicate specialmente nei periodi estivi dove si suda maggiormente e ci aiutano a reintegrare, appunto, i minerali persi.
- Acqua oligominerale invece ha un residuo fisso inferiore a 500 mg/l. Sono povere di sodio, grazie al suo ridotto contenuto di sali minerali, e sono molto adatte ad un uso quotidiano, nelle diete povere di sodio o per i bambini. Favoriscono la diuresi e non aumentano i sali minerali già presenti nell’organismo, perciò sono indicate anche a chi soffre di patologie quali i calcoli renali.
Acqua Gassata grazie all’anidride carbonica
L’acqua gassata o acqua frizzante, come si preferisce chiamarla, è un’acqua naturale minerale o oligominerale alla quale è stata fatta l’aggiunta di CO2. In base al grado di aggiunta di anidride carbonica o alla sua eliminazione alla sorgente, l’acqua prende una denominazione specifica. Abbiamo un’acqua totalmente degassata o parzialmente degassata se l’anidride carbonica presente alla sorgente è stata totalmente o parzialmente eliminata. Un’acqua rinforzata col gas alla sorgente invece indica un’acqua il cui tenore di anidride carbonica libera proveniente dalla stessa falda o giacimento è superiore a quello della sorgente, invece un’acqua aggiunta di anidride carbonica si realizza quando viene addizionata di CO2 prelevata da una falda o giacimento differente. Mentre un’acqua si dice naturalmente gassata o effervescente naturale se il tenore di anidride carbonica libera, superiore a 250 mg/l, è uguale a quello della sorgente.
Acqua distillata
Intanto diciamo che l’acqua distillata e l’acqua demineralizzata sono due cose totalmente diverse ma entrambe sono ampiamente utilizzate nelle nostre case, come ad esempio nel caso del ferro da stiro. L’acqua distillata è un’acqua alla quale sono stati sottratti i minerali, i microrganismi, gas e impurità normalmente presenti nell’acqua non trattata. Quest’acqua quindi non presenta batteri, calcare, sali, minerali ed ha una conducibilità elettrica limitata in quanto presenta una concentrazione di ioni molto bassa. Il processo di demineralizzazione invece è ottenuto attraverso processi chimici che però non abbattono la carica batterica.